Melnik è oggi il paese più piccolo della Bulgaria (appena 208 abitanti), ma anche quello più ricco di storia. La combinazione di elementi architettonici con il gourmet e il buon vino fanno di Melnik un’ottima meta per il turismo, offrendo punti di alloggio che vanno da grandi hotels di lusso a semplici case di collina.
Qui, infatti, troviamo bellissimi reperti dell’antichità, annidati su scavi archeologici.
Le primissime testimonianze sull’esistenza della città di Melnik risalgono all’undicesimo secolo, quando la tribù dei Traci, con a capo il leggendario e ribelle Spartacus, si insediò sul territorio.
Successivamente vi si insediarono gli slavi in maniera piuttosto stabile, tanto che furono loro a dare il nome alla città di Melnik, a causa delle piramidi di sabbia circostanti. Il termine “mel”, infatti, significa argilla bianca pastello.
Nel corso dei secoli tredicesimo e quattordicesimo Melnik fu prima governata da despoti slavi per poi cadere completamente sotto il dominio ottomano per ben cinque secoli, fino al 1912. Fu durante il periodo ottomano che Melnik divenne un grande centro amministrativo, grazie anche alla presenza del cosiddetto Municipio Turco, presente ancora oggi in città di fronte alla biblioteca comunale, che esercitava le sue funzioni amministrative e di polizia.
Nel corso del ‘900 la città visse il periodo di maggiore fioritura, nell’era del bulgaro Revival, sia in termini di dimensioni che di popolazione che di attività. Gli artigiani di Melnik cominciavano a vendere i loro prodotti anche nel resto dell’Europa e a farsi apprezzare per l’ottimo vino, di cui sono tuttora ottimi produttori. Il vino di Melnik, infatti, è apprezzato al mondo per l’ottimo profumo di ciliegia, erbe, e talvolta anche di tabacco e cuoio.
Oggi Melnik è visitata da moltissimi turisti, che restano affascinati dalle bellezze monumentali del posto. Tra questi ricordiamo la casa del Boiardo, dichiarata monumento architettonico dello stato, che fu la residenza del despota Alessio. Essa è in corso di restauro, a seguito di incendi e demolizioni che la colpirono nel corso del 1800.
Oggi è possibile ammirare dall’esterno un piano attico e la torre dell’orologio. Altre due case che meritano di essere menzionate sono il Kordopulova House e la Pashova House. Il primo edificio fu costruito nel 1754 e risulta il più grande edificio del rinascimento bulgaro nel nostro paese. Di proprietà della ricchissima famiglia Kordopulovi che oggi è produttrice del rinomato vino Melnik. Il secondo edificio risale al 1815; fu anch’esso dichiarato monumento dell’architettura e delle costruzioni, ma oggi non è visitabile a causa di un restauro.
A soli 5 km da Melnik si trova il più grande monastero ortodosso della regione del Pirin, il cosiddetto Monastero Rozhen. Ogni 8 settembre dell’anno tutte le persone proveniente dalla regione di riuniscono qui per partecipare alle celebrazioni.
Anche le piramidi di Melnik meritano attenzione. Dichiarate riserva naturale del paese nel 1978, ogni anno attirano turisti da tutto il mondo. La loro principale caratteristica è che sono in fase di sagomatura e cambiano forma e dimensione con il tempo. Oltre alla classica forma piramidale, assumono alcune anche la forma di funghi, aghi o coni, raggiungendo anche i 100 metri.