La cucina bulgara non ha una lavorazione particolare ma si distingue da altre gastronomie europee in quanto è molto speziata. Nella cucina bulgara si fa largo uso di peperone piccante, origano, santoreggia, pepe nero e bianco, paprika. Le ricette sono abbastanza semplici di derivazione rustica e contadina ma con evidente influenza da parte di quella balcanica, greca e turca.
Tra i piatti principali si annoverano le zuppe, patate, i fagioli bianchi, il cavolo, la carne di maiale, l’ agnello e primo fra tutti il famoso yogurt.
Tipici piatti sono: gli involtini di carne chiamati sofiota ma anche un’insalata a base di peperoni che si chiama sopska. La lamamaliga è invece il piatto principale durante la stagione invernale, si tratta di polenta con abbondante formaggio.
Per i turisti che vogliano assaggiare i piatti tipici, vi sono lungo le strade numerosi chioschi che vendono gli involtini di formaggio chiamati banistsi. Con questi involtini spesso si beve la boza, una bevanda che deriva dal miglio ed è piuttosto forte.
Il piatto principale è il pranzo che inizia con una insalata o una zuppa vegetale, per poi proseguire con un piatto di carne e terminare con un dessert.
In generale si può affermare che la bontà dei piatti bulgari derivi proprio dalla loro genuinità, in quanto si tratta sempre di ingredienti freschi e di stagione, provenienti dalle numerosissime fattorie e campagne.
Le bevande a base di liquore sono molto diffuse in tutta la Bulgaria e il liquore rakija dà inizio alla cena accompagnando l’antipasto.
I ristoranti aprono alle ore 18 ma i bulgari cenano piuttosto in tarda serata. I piatti tipici in città si possono gustare nelle taverne ovvero nella mehana. In tali locali spesso la cena è accompagnata da musica ed esibizioni di balli tradizionali, i piatti sono serviti in ceramiche artigianali locali e annaffiati da abbondanti vini e liquori. Per continuare la serata è opportuno farsi consigliare dal personale dell’albergo per individuare locali in cui non manchi la sicurezza, meglio evitare zone poco battute della città.
L’ingrediente che ha reso forte e unica la cucina bulgara è l’invenzione dello yogurt, con il quale si insaporisce persino l’agnello, aggiungendo anche prezzemolo, cipolla, riso e pepe.
La zuppa più famosa è la Tarator, la quale contiene yogurt, cetrioli, finocchio, noci tritate, prezzemolo e olio. L’insalata preferita anche dai bulgari stessi è invece la Shopska Salata, la quale contiene pomodoro, cetrioli, peperoni, formaggio bianco grattugiato simile al pecorino.
I dessert denotano chiaramente l’influenza della cucina turca, si presentano molto dolci e preparati con vari sciroppi.
Gli alcoli sono uno dei punti forti della enogastronomia bulgara, si hanno acquavite alla prugna, all’albicocca, all’uva, all’anice. Molti vini inoltre sono pregiati e di varie qualità, provenienti dai diversi territori di cui è composta la nazione. Si pensi che la produzione vinicola nel paese risale a circa 3000 anni fa.