La rubrica “Bulgaria Storie” ha ospitato fino ad oggi racconti di vita di persone che hanno lasciato l’Italia per poter vivere una pensione serena in terra bulgara.
Oggi vi raccontiamo la storia di Angelo D’Amico, un giovane impreditore italiano che ha scelto la Bulgaria come sede dei suoi investimenti e del suo futuro.
INTERVISTA AD ANGELO D’AMICO – GIOVANE IMPRENDITORE ITALIANO IN BULGARIA
E’ un piacere poterti ospitare sulle nostre pagine Angelo. Spiegaci quando e com’è nata questa idea. Da quando ti trovi in Bulgaria?
“Sono arrivato in Bulgaria nel 2009, avevo già maturato delle esperienze imprenditoriali in Romania dove sono giunto nel 2006, e sebbene avevo avuto sempre la curiosità di approfondire le mie conoscenze in Bulgaria i miei impegni professionali, che mi obbligavano a dividere il mio tempo tra l’Italia e la Bulgaria non mi consentivano di potere conoscere questo paese. Ma devo dire che è stato, per usare un termine che credo non sia fuoriluogo “amore a prima vista”.
Cosa facevi prima in Italia?
“In italia sono sempre stato un uomo di impresa, essendo dirigente di una società che si occupava di costruzione strutture prefabbricate, poi nel 2005 ho offerto la mia esperienza all’interno di una società di consulenza che operava principalmente nel settore immnobiliare e di servizi all’impresa che aveva le proprie filiali a Milano – Roma e Catania”.
Attualmente in che di cosa ti occupi di preciso?
“Adesso sono amministratore di una società che offre servizi amministrativi, immobiliari e logistici qui in Bulgaria ai numerosi nostri connazionali che come me vogliono presenziare in questo paese, cogliendo l’opportunità di avere i numerosi vantaggi che oggi l’Unione Europea offre ai paesi in via di sviluppo come questo. Anzi senza timore di essere smentito per le mie esperienze credo che al momento per noi Italiani questo paese offre le condizioni migliori per potere esprimere le capacità imprenditoriali che oggi noi Italiani con fatica riusciamo a mantenere”.
Perchè conviene investire in Bulgaria?
“Fare impresa vuol dire trovare le condizioni per potere esprimere le proprie potenzialità e potere essere contribuente proporzionalmente al reddito che si riesce ad ottenere con la propria impresa o iniziativa imprenditoriale….bene queste condizioni oggi in Italia sono compromesse in ogni senso. La Bulgaria permette di avere solo una aliquota sugli utili di imprese nella misura del 10 % ( evito di fare il confronto con l’Italia). Il cambio è fisso, ricordo che la moneta in vigore al momento in bulgaria è il LEV, ma il cambio è fisso, ossia 1 euro corrisponde a 1,956 LEV senza incertezza e indicizzazioni. Il paese permette il libero scambio sia in Euro che in Lev. e le banche in tal senso operano sia in Euro che in Lev. La suddetta condizione tutela gli investitori che oggi possono decidere di fare investimenti senza timore di vedere ridotti il valore dei loro investimenti ( anzi devo dire che mantenere il Lev è un grande vantaggio….basterebbe ricordare cosa è successo in Italia dopo l’adozione dell’Euro….i prezzi si sono quasi raddoppiati ). A quanto sopra si aggiunge, un costo dei salari molto basso, ma personalmente ho sempre adottato di premiare i miei collaboratori, ed una detraibilità di costi di esercizio quasi totale con un periodo di ammortamento che non supera i tre anni, fatta eccezione per gli immobili”.
Secondo la tua esperienza, sono tanti gli imprenditori italiani che come te scelgono la Bulgaria?
“Finora, devo dire che chi arriva in Bulgaria ha sempre avuto un’idea favorevole, e se non ha subito condotto degli ivestimenti o iniziato delle attività di impresa in Bulgaria, lo ha semplicemente rinviato per potere prima congedarsi da altri impegni in Italia. E’ chiaro questo per piccole imprese, perchè se guardiamo il panorama delle imprese medio grandi, oggi i più grandi gruppi industriali e finanziari presenziano tutti e con soddisfazione in Bulgaria”.
Quali sono le principali differenze con l’Italia?
“La più grande difficoltà è rapprensentata dalla lingua. il Bulgaro adotta i caratteri cirillici, quelli della Lingua russa per intenderci, e questo è una complicazione, ma dall’altra parte può rappresentare una omologabilità immediata per chi vuole espandere il proprio mercato con la Russia ( paese che ha enormi risorse e che ha sempre rappresentato una meta per gli imprenditori Italiani). Bisogna riconoscere però che i giovani sono molto preparati e quasi tutti parlano inglese ed anche altra lingua straniera. Dispiace constatare che noi Italiani da questo punto di vista, siamo un pò deficitari. Poi bisogna dire che i Bulgari non sempre sono facili nelle trattative e in tante occasioni mi sono trovato a dovere trovare soluzioni che erano vantaggiose, molte volte per loro, ma con difficoltà a convincerli dei vantaggi che ne derivavano”.
Torni spesso in Italia? Ti manca la tua nazione d’origine?
“Non posso fare a meno dell’Italia e mediamente ogni due mesi sono in Italia, del resto il mio lavoro è spesso in sintonia con imprese che operano in Italia, ma forse preferirei dire che ritorno in Europa del Sud, perchè dovremmo tutti abituarci a riconoscere la creazione di una grande nazione composta da 28 “regioni”, solo allora saremo davvero paragonabili all’altra grande nazione dal nome “United States of America”.
Com’ è la vivibilità ed il tenore di vita in Bulgaria?
“Rispetto all’Italia, molto dignitosa e sicuramente molto più abbordabile. Con uno stipendio equivalente ai nostri 600 euro si conduce una vita dignitosa. Per il resto tutto, ma dico tutto, costa meno ( oggi la benzina è un euro al litro con una accisa del 20 % recuperabile mensilmente per i mezzi utilizzati per l’impresa)”
Cosa consiglieresti ad altri imprenditori italiani?
“Di approfondire le loro conoscenze sui vantaggi della Bulgaria, e di constatare, la grande vicinanza che vi è con l’Italia e le enormi opportunità che essa offre”.
Credi di poter tornare a lavorare in Italia?
“Io non sono in Bulgaria per rinunciare all’Italia. Io credo all’Italia ed alle grandi potenzialità che ha da sempre rappresentato per il mondo intero. Ma se le regole del gioco non permettono di vincere le “partite” ( dove partite sono le possibilità operative consentite agli imprenditori) e neanche nostro malgrado di pareggiarle, forse è obbligatorio esprimersi in altri Stati …o meglio regioni di Europa, e per la mia esperienza la Bulgaria offre le condizioni migliori”.
Ad Angelo D’Amico un ringraziamento speciale per questa preziosa testimonianza che potrebbe “aprire gli occhi” a tanti giovani imprenditori italiani.