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Economia

Avvicinarsi ai Balcani e godere dei vantaggi dell’Europa

Dal primo gennaio del 2007 la Bulgaria è membro del Consiglio Europeo degli Stati appartenenti all’Unione Europea, una notizia questa quanto mai conosciuta ai Bulgari, ma forse e credo di non sbagliare, non del tutto conosciuta ai nostri connazionali Italiani.

Credo sia utile a tale scopo in poche righe sottolineare l’attenzione di cosa oggi rappresenta l’Unione Europea, ai fini di indurre a considerare concretamente, le opportunità offerte da questo territorio in relazione ad un mercato che non deve essere solo considerato locale, ma forse meglio dire nazionale, dove nazione in questo caso si riferisce ad un grande mercato composto da circa 500 milioni di abitanti e di 28 stati aderenti…..appunto l’EUROPA.

Le società costituite all’interno degli stati aderenti alla Unione Europea, qualora per loro scelta operano degli scambi commerciali non soltanto all’interno dello stato a cui appartengono ma anche nei confronti di altri Stati anch’essi aderenti alla comunità europea possono beneficiare dei regimi di IVA intracomunitaria, qualora iscritti al VIES (Vat Information Exchange System ).

Dispiace dirlo ma molte imprese Italiane, e non soltanto artigianali o piccole, sconoscono che per potere accedere ai vantaggi degli scambi commerciali all’interno della Comunità Europea e godere del regime iva intracomunitario ( ossia non applicazione dell’Iva riferita allo stato di riferimento e in quanto cessione intracomunitaria trasferimento dell’applicazione del’imposta, qualora dovuta, al paese destinatario dei prodotti ) bisogna essere iscritti al VIES.

La suddetta considerazione, può sembrare di modesto contenuto, ma nella realtà è la motivazione che ha portato molte aziende a de localizzare all’interno della comunità Europea ai fini potere mantenere e rendere competitivi, specialmente nel settore delle forniture industriali i propri prodotti.

In questo senso bisognerebbe sottolineare che all’interno della comunità l’applicazione dell’ IVA ( imposta sul valore aggiunto ) è comune solo con diverse aliquote che cambiano da uno stato all’altro e bisogna dire non del tutto trascurabili. Le aliquote infatti spaziano dal 7 % applicato alle Isole Canarie fino al 27 % applicato in Ungheria.

L’Italia al momento applica l’IVA del 22%, ma si è gia programmato un aumento che nei prossimi due molto probabilmente farà lievitare tale aliquota di almeno due punti. ( 24 % ).

E’ importante sottolineare che solo le aziende appartenenti ad uno stato membro del Comunità ed iscritte al VIES, possono godere del regime iva intracomunitario e della consequenziale modalità di reverse charge sui propri libri contabili.

Non tutte le aziende italiane possono però iscriversi al VIES.

Infatti l’Agenzie delle Entrate consente l’iscrizione alle società che rispettano i seguenti requisiti :

• mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal d.P.R. n. 633 del 1972, che comportano la cessazione d’ufficio della partita IVA;
• mancanza dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal d.P.R. n. 633 del 1972 e dalla normativa collegata legittimanti l’inclusione nell’archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie;
• analisi del rischio della posizione del contribuente sulla base dei criteri individuati con apposito provvedimento previsto dal comma 15-quater dell’articolo 35 del d.P.R. n. 633/72;
• riscontro circa l’esattezza e la completezza dei dati forniti per la identificazione ai fini dell’IVA a norma dell’articolo 214 della Direttiva 2006/112, effettuato anche con riferimento ai criteri individuati con il Regolamento (UE) del 7 ottobre 2010, n. 904;

Verifica delle seguenti situazioni:
a) soggetto identificato ai fini dell’IVA che abbia dichiarato di non esercitare più la propria attività economica, come definita all’articolo 9 della Direttiva 2006/112/CE, o per il quale l’Amministrazione finanziaria abbia ritenuto che non eserciti più l’attività economica;
b) soggetto che abbia dichiarato dati falsi per un’identificazione IVA o non abbia comunicato eventuali cambiamenti dei propri dati tali che, se l’amministrazione tributaria ne fosse stata a conoscenza, avrebbe rifiutato l’identificazione ai fini IVA o avrebbe cessato d’ufficio la partita IVA;
• riscontro di gravi inadempimenti relativi agli obblighi dichiarativi IVA nei cinque periodi d’imposta precedenti a quello in corso alla data di presentazione della dichiarazione di volontà;
• precedente coinvolgimento in frodi fiscali del titolare della ditta individuale, del rappresentante legale, degli amministratori o dei soci del soggetto richiedente l’autorizzazione;
• altri elementi a disposizione dell’Amministrazione finanziaria rappresentativi di criticità e di rischio

Le suddette premesse unite ai consequenziali vantaggi di natura fiscale ( l’aliquota sugli utili in Bulgaria è oggi tra le più basse in Europa solo il 10 % ) e quelli di natura logistica ( la Bulgaria dista dal porto di Igoumentsa solo 400 Km) giustificano il fondato entusiasmo che ha portato molti imprenditori Italiani ad investire in questo Stato.

Personalmente la mia presenza in Bulgaria ha origine stabilmente nel 2009, dove ho iniziato a presenziare nel settore del real-estate e ho direttamente sviluppato dei miei contatti di natura amministrativa e tecnica per la potenziale allocazione di un polo industriale, principalmente costituito da aziende italiane, ai fini di potere essere compatibili per la produzione e fornitura di manufatti per lo più compatibili con produzione di natura metal-meccaniche e di trasformazione in genere.

Nel contempo offrendo le mie esperienze ed organizzazione ad altri imprenditori ho ritenuto una valida opportunità fondare una società che opera nel settore dei servizi amministrativi ed immobiliari, unendo le mie conoscenze a quelle di una rete di validi professionisti presenti nel territorio Bulgaro, convinto che questo paese merita tanto e rappresenta un territorio dove l’esperienza italiana unita agli entusiasmi di un popolo che vuole crescere migliorarsi trova ampio spazio per esprimersi.

Angelo D’ Amico

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